Si avvicina il conclave, montato il comignolo e  predisposte le stufe

Si avvicina il conclave, montato il comignolo e predisposte le stufe

Di Paolo De Leo

Il cardinale Crescenzio Sepe, ex arcivescovo di Napoli, è stato una figura di rilievo nella Chiesa cattolica, mantenendo un forte legame con Papa Francesco. Nonostante alcune voci lo abbiano indicato come possibile successore del Pontefice, tali ipotesi non si sono mai concretizzate.

Il 7 maggio, 133 cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina in Vaticano per avviare il conclave segreto che porterà all’elezione del nuovo Papa.

Il processo, avvolto nel mistero, prevede quattro votazioni al giorno: due al mattino e due nel pomeriggio, fino a quando un cardinale non otterrà la maggioranza dei due terzi.

Le votazioni inizieranno mercoledì prossimo alle 16:30, precedute dalla celebrazione della Messa Pro eligendo pontifice in San Pietro. A pochi giorni dall’inizio del conclave, cresce l’attesa per sapere chi guiderà la Chiesa cattolica e quali cardinali siano tra i favoriti.

Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano

Settant’anni, Parolin è stato un pilastro nella gestione degli affari della Santa Sede come Segretario di Stato sotto Papa Francesco. Apprezzato per il suo equilibrio e la sua diplomazia, ha un approccio moderato rispetto al Pontefice.

Ha gestito il controverso accordo tra la Santa Sede e la Cina sulle nomine episcopali e affrontato questioni finanziarie complesse legate a un investimento immobiliare londinese.

Con una lunga carriera diplomatica iniziata nella sua terra natale, il Veneto, Parolin è tra i candidati più esperti. Tuttavia, la sua limitata esperienza pastorale potrebbe rappresentare un ostacolo. Se eletto, sarebbe il primo Papa italiano in oltre quarant’anni.

Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila

A 67 anni, Tagle è uno dei principali candidati asiatici, provenendo da una regione in forte crescita per la Chiesa cattolica. Creato cardinale da Benedetto XVI e poi chiamato a Roma da Papa Francesco, dirige l’Ufficio per l’evangelizzazione missionaria, concentrandosi su Asia e Africa.

Carismatico e comunicativo, ha una significativa esperienza pastorale. Tuttavia, la sua giovane età potrebbe far storcere il naso a chi preferisce un pontificato breve.

Fridolin Ambongo Besungu, Cardinale di Kinshasa

Con 65 anni, Ambongo è una figura di spicco della Chiesa africana e simbolo del dinamismo cattolico nella regione. Nominato cardinale da Papa Francesco, guida una delle diocesi più grandi e impegnative dell’Africa.

Conosciuto per il suo rigore dottrinale e la sua opposizione alle benedizioni per le coppie dello stesso sesso, riflette una linea tradizionale. La sua elezione segnerebbe una svolta verso il Sud del mondo.

Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana

Zuppi, 69 anni, è apprezzato per il suo impegno verso i più deboli e il dialogo interreligioso, in linea con la visione pastorale di Papa Francesco. Membro della Comunità di Sant’Egidio, ha partecipato a importanti mediazioni di pace, inclusa una recente missione in Ucraina.

La sua età e il legame con Papa Francesco potrebbero rappresentare un vantaggio per chi cerca continuità, ma un limite per chi auspica un cambiamento più radicale.

Péter Erdő, Arcivescovo di Budapest

Teologo e giurista di prestigio, Erdő, 72 anni, è una delle principali opzioni conservatrici. Creato cardinale da Giovanni Paolo II, ha partecipato ai conclavi del 2005 e 2013. Difensore delle posizioni tradizionali, si oppone a temi come il matrimonio omosessuale e l’accesso alla comunione per i divorziati risposati.

La sua vicinanza al governo ungherese, noto per le sue politiche controverse, potrebbe rappresentare un punto di divisione tra i cardinali.

Con un panorama così variegato, i cardinali sono pronti a scegliere il prossimo leader spirituale per il miliardo di fedeli della Chiesa cattolica. Quale direzione prenderà la Chiesa nel XXI secolo? La risposta arriverà presto dal cuore del Vaticano.

Negli ultimi giorni, il web è stato letteralmente invaso da immagini virali che mostrano sia Donald Trump che Vincenzo De Luca vestiti con i tradizionali abiti papali. Questi fotomontaggi stanno attirando l’attenzione di milioni di utenti, generando un’ondata di commenti e condivisioni sui social media. Nel frattempo, si stanno intensificando le speculazioni e le scommesse su chi potrebbe essere il prossimo Vescovo Supremo, alimentando un dibattito vivace e acceso tra i fedeli. Gli italiani, patriottici come sempre, sembrano favorire fortemente la possibilità di vedere un loro connazionale al vertice della Chiesa, mentre i cardinali di origine africana, supportati da un vasto seguito, sperano in un cambiamento storico che porti alla nomina di un rappresentante del loro continente.

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