di Mirko cantarella
Oggi si chiude un capitolo importante per il quartiere Mercatello di Salerno, e per l’intera città: dopo ben 29 anni di attività, abbassa la saracinesca l’edicola di Piazza Monsignor Grasso. Un punto di riferimento storico, gestito negli ultimi decenni con passione da Tommaso D’Onofrio e sua moglie Valeria Granato, che prima di loro aveva visto dietro il bancone Vincenzo Giannatiempo. Non è solo la fine di un’attività commerciale, ma la scomparsa di un vero e proprio faro sociale e culturale.
Quest’edicola non era un semplice luogo dove acquistare giornali. Era un’agorà moderna, un vivace crocevia dove la cronaca e la politica venivano discusse, approfondite e persino animate. Qui si organizzavano le strategie per le campagne elettorali di quartiere, si commentavano con ardore le partite della Salernitana e si intavolavano dibattiti su ogni aspetto della vita cittadina e nazionale. Era il posto dove i salernitani venivano a verificare le notizie sentite al volo in TV o quelle diffuse dal passaparola, cercando l’approfondimento, la riflessione e la conferma sulle pagine dei quotidiani.
La chiusura di un luogo così emblematico ci fa riflettere profondamente. Un tessuto sociale che perde le sue edicole, i suoi lettori attenti e i suoi spazi di incontro civico e civile, rischia di diventare un “popolo di sudditi”: più isolato, omologato e acritico, facilmente dominato. Proprio come nelle antiche Agorà, dove le sorti della collettività venivano decise attraverso il dialogo e il confronto, queste edicole rappresentavano un baluardo per la democrazia quotidiana. Ci mancherà enormemente questa presenza in piazza, quel punto fermo che, pur nel flusso continuo delle notizie, offriva un ancoraggio al pensiero critico.
Continueremo a leggere e a comprare i giornali ovunque sia possibile, ma Piazza Mercatello non sarà più la stessa. Sebbene il cambiamento sia spesso foriero di nuove opportunità, e auguriamo il meglio a Tommaso e alla sua splendida famiglia per il loro futuro, per noi resta un retrogusto amaro, difficile da digerire. Oggi, con un brindisi e qualche dolce, Tommaso e Valeria hanno salutato la piazza e i loro affezionati lettori. Un gesto di affetto che, seppur dolce, non può cancellare il senso di perdita per chi vede sparire un pezzo vivo della propria comunità.