Alla riscoperta di Giovanni Battista Amendola: arte, pensiero e spiritualità in un omaggio nella Casa Massonica di Napoli

Alla riscoperta di Giovanni Battista Amendola: arte, pensiero e spiritualità in un omaggio nella Casa Massonica di Napoli

di Mirko Cantarella

La riscoperta della figura di Giovanni Battista Amendola – scultore, pensatore e patriota – è stata al centro di una giornata densa di riflessioni e suggestioni, in cui si sono intrecciati arte, storia e spiritualità massonica. Un’occasione per valorizzare una delle personalità più intense e affascinanti del XIX secolo italiano, attraverso l’incontro dal titolo “Il genio e la febbre dell’arte”, svoltosi presso la Casa Massonica di Napoli, nella storica sede della Galleria Umberto I, ospitata dal Circolo Darwin.

Promossa dal Grande Oriente d’Italia – storica istituzione impegnata nella diffusione dei valori di libertà, cultura e progresso – e inserita tra le attività culturali del Collegio dei Maestri Venerabili della Campania–Lucania, la manifestazione ha rappresentato un importante momento di riflessione e divulgazione.

Fulcro dell’evento è stata la presentazione del volume “Giovanni Battista Amendola – Il genio e la febbre dell’arte”, edito da Buonaiuto Editore, curato dalla studiosa Giulia Annunziata e con una nota introduttiva del professor Vincenzo A. Salerno.

A moderare l’incontro è stato Antonio Pepe, Maestro Venerabile del Circolo Democratico 1309 di Sarno, che ha aperto i lavori ricordando la figura di Amendola, a 138 anni dalla sua scomparsa. Ha sottolineato come l’iniziativa, fortemente voluta proprio dal Circolo Democratico di Sarno, abbia trovato una collocazione significativa a Napoli: sebbene Amendola sia nato a Sarno, è infatti nella città partenopea che ha trovato piena affermazione artistica con le sue sculture. Pepe ha poi ringraziato il maestro Ciro Astarita, responsabile della Casa Massonica, per l’ospitalità offerta in un luogo tanto simbolico.

Tra gli interventi, quello di Santi Fedele – Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia – ha approfondito il significato storico dell’iniziativa e il suo valore nel panorama della cultura massonica italiana. A seguire, Michele Fasolino già ispettore MIUR , ha proposto una lettura del contesto esoterico in cui si è mosso l’artista, evidenziando anche analogie e parallelismi con altre opere coeve.

È poi intervenuta Giulia Annunziata, curatrice del volume, che ha proposto un’analisi critica dell’opera di Amendola, mettendo in luce la sua tensione creativa e la costante ricerca interiore.

A chiudere l’incontro è stato Vincenzo Salerno, docente dell’Università degli Studi di Salerno, che ha illustrato il contributo di Amendola al panorama artistico europeo, delineandone il profilo di artista visionario e innovatore.

il genio e la febbre dell'arte
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