Femminicidio; Pecoraro: “Le parole di De Luca sono uno schiaffo a tutte le donne”

Femminicidio; Pecoraro: “Le parole di De Luca sono uno schiaffo a tutte le donne”

Di seguito il comunicato di Claudia Pecoraro, consigliera comunale in forza al Movimento Cinque Stelle.

In questi giorni in cui assistiamo incredulə agli sviluppi sull’omicidio di Martina Carbonaro, in cui seguiamo gli aggiornamenti sull’omicidio di Carmela Quaranta, in cui restiamo in attesa degli accertamenti sulla morte di Gioia Del Regno, le parole del Governatore Vincenzo De Luca sono uno schiaffo a tutte le donne, a tutte le madre e i padri, e i fratelli e le sorelle, e i figli e le figlie, sono uno schiaffo a tutta una società.
Lo strumento della colpevolizzazione della vittima – in questo caso Martina, per il fatto di essersi fidanzata a 12 anni, e i suoi genitori per averglielo permesso – è la tecnica da sempre usata dal sistema patriarcale, misogino e maschilista, per spostare l’attenzione pubblica e sociale dal vero problema – UN UOMO CHE HA AMMAZZATO UNA DONNA – ad un aspetto assolutamente estraneo che però, facendo leva sulla presunta condotta della donna, tende a sminuire, giustificare, depotenziare la portata del gesto che è stato commesso.
È la giustificazione patriarcale del femminicidio, dello stupro, dello stalking, del maltrattamento, di tutta la violenza di genere: non è colpa dell’uomo che uccide, stupra, picchia, perseguita, umilia, minaccia, no!, è colpa della donna che ha istigato, ha provocato, non l’ha lasciato prima, c’ha fatto figlə, aveva la minigonna, aveva bevuto, si è fidanzata a 12 anni.
Ieri in Tribunale a Salerno ho assistito al patteggiamento per uno stupro a 2 anni con pena sospesa, concordata e accettata dalla Procura. Io non so se il Tribunale di Salerno considererà congrua quella pena, ma spero di no! Perché sarebbe un fallimento! Perché significherebbe in buona sostanza dire ad uno stupratore che ha fatto una marachella!
Sarebbe il fallimento del sistema costituzionale della pena, proprio all’indomani dell’inserimento, ad opera del legislatore, del nuovo reato di Femminicidio, per il quale l’omicidio avviene nei confronti di una donna proprio perché donna, riconoscendo la matrice culturale e sociale del reato.
In questo sistema globale, in cui le istituzioni tutte, dalla politica alla magistratura, abdicano troppo spesso dal ruolo di tutela delle donne, i nostri corpi continueranno ad essere pezzi di carne e le nostre anime continueranno ad essere giudicate da chi sceglie di non voler rinunciare al patriarcato ed ai suoi privilegi.
Ed oggi, con la conta dei femminicidi che in Italia continua ad aumentare, che il Presidente della Regione Vincenzo De Luca si permetta, in un dibattito pubblico, in cui interviene nella sua qualità istituzionale, di invertire il senso di ciò che è accaduto ad Afragola e di puntare il dito contro una ragazzina fidanzatasi “da bambina” e i suoi genitori, è orribile, deprecabile, stomachevole.
E non v’è giustificazione alcuna per le sue parole perché quando si interviene su temi tanto importanti o si è formati, e si sa cosa e come dirlo,

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