Di Paolo De Leo
L’Università di Salerno risponde con decisione alle critiche che accusavano l’ateneo di non aver preso provvedimenti dopo l’aggressione subita da un professore da parte di uno studente, avvenuta prima in aula e poi proseguita nei corridoi.
L’Ateneo ha comunicato di aver coinvolto l’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari, incaricato di assicurare l’applicazione delle norme disciplinari nei confronti del personale docente, ricercatore, tecnico-amministrativo e degli studenti. Sarà necessario del tempo per completare tutte le procedure, poiché l’ufficio, guidato con competenza dalla dottoressa Turco, dovrà nominare una commissione incaricata di valutare il caso e riferire al Senato Accademico. Al momento, secondo le ricostruzioni, lo studente è stato identificato e sarà sanzionato in base alle decisioni della commissione.
Particolarmente grave è che lo studente coinvolto sia una figura di rilievo del nostro Parlamento, un comportamento inaspettato da chi ha sempre difeso l’istituzione universitaria e il ruolo dei docenti, che si dedicano con passione al supporto degli studenti.
Va precisato che lo studente non è attualmente parlamentare, ma ha ricoperto questo ruolo in passato.
Durante il suo mandato, il giovane ha attivamente promosso numerose iniziative volte a rendere l’Università di Salerno, una delle più grandi e prestigiose del Paese, molto più accessibile e funzionale per tutti gli studenti iscritti. Ha instaurato un dialogo diretto e costruttivo con le autorità responsabili dei trasporti pubblici locali, al fine di aumentare il numero delle corse e prolungare gli orari di servizio nei pressi dei campus universitari, migliorando così notevolmente la mobilità degli studenti. Proprio per questo motivo, il suo comportamento nei confronti di un rappresentante dell’istituzione che ha sempre sostenuto con grande impegno e dedizione appare ancora più sorprendente, inaspettato e profondamente deludente.
