Di Paolo De Leo
Nel rispetto del principio di presunzione di innocenza e in attesa di eventuali decisioni definitive, si comunica che il 30 aprile i Carabinieri della Tenenza di Scafati hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di una 45enne residente in zona. Il provvedimento, richiesto dalla Procura e disposto dal G.I.P. del Tribunale di Nocera Inferiore, prevede il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e l’utilizzo di un braccialetto elettronico.
La donna è accusata di presunti maltrattamenti contro familiari o conviventi, legati a comportamenti considerati oppressivi nei confronti dei suoi tre figli minorenni. Questo caso si inserisce in un contesto di interventi sempre più mirati a contrastare la violenza domestica, con misure pensate per proteggere le persone più vulnerabili e ridurre i rischi all’interno del nucleo familiare.
Si sottolinea che, secondo la normativa vigente, ogni persona sottoposta a indagine è da considerarsi innocente fino a una sentenza definitiva che ne confermi la colpevolezza. Questo principio garantisce il rispetto dei diritti individuali ed è essenziale per un sistema giuridico equo e trasparente.
Indipendentemente da come si siano svolti i fatti descritti, è indiscutibile che i maltrattamenti verso i minori siano inaccettabili. Purtroppo, alcune persone ricorrono a comportamenti abusivi nei confronti dei figli, magari come valvola di sfogo per le frustrazioni accumulate durante la giornata lavorativa. Questo tipo di atteggiamento deve essere condannato e adeguatamente punito.
