GIOACCHINO DA FIORE INCONTRA ILDEGARDA DI BINGE, CONVEGNO AD ALTOMONTE

GIOACCHINO DA FIORE INCONTRA ILDEGARDA DI BINGE, CONVEGNO AD ALTOMONTE

Tutto pronto ad Altomonte (Cosenza)   dove sono in programma le attività sul tema : “ GIOACCHINO DA FIORE INCONTRA ILDEGARDA DI BINGEN” che avrà luogo nel Cosentino con il patrocinio dell’Ente Locale per la  la 33° edizione con  Convegni in omaggio  a  Ildegarda  di  Bingen.  Questo Convegno è stato ideato e promosso da Maria Sonia Baldoni,  “La Sibilla delle Erbe”, fondatrice e divulgatrice del Circuito “Casa delle Erbe” . 

Le  tre  giornate  di formazione,  organizzate  da  Elvira  Di  Scipio  e  Michela  Spalletta,  saranno  dedicate  all’incontro ideale tra la monaca benedettina, vissuta tra l’XI e il XII secolo, e Gioacchino da Fiore, monaco, filosofo,  di  “spirito  profetico  dotato”  come  ci  ricorda  Dante  nella  Divina  Commedia,  abate calabrese vissuto tra il X e l’XI secolo. I due mistici, seppur appartenenti a generazioni e contesti diversi vissero in quegli anni di transizione tra l’Alto Medio Evo e il Basso Medio Evo successivo. Entrambi  costituiscono  figure  molto  singolari  e  dal  contributo  preziosissimo  in  varie  aree  del sapere. La possibilità di conoscere o approfondire il simbolismo delle loro visioni in un’esperienza non  solo  teorica,  ma  anche  immersiva  preannuncia  un’opportunità  molto  ricca  sia  per  chi  si approccia  per  la  prima  volta  allo  spessore  di  queste  due  figure,  sia  per  chi  già  ne  conosce  il profondo valore. HIldegard von Bingen, insignita del titolo di dottore della Chiesa nel 2012, era nota già alle autorità politiche  e  religiose  del  suo  tempo  per  il  suo  carisma  nell’esprimere  il  proprio  fuoco  spirituale attraverso la visione e integrando molteplici strumenti per portare guarigione al corpo e allo spirito di chi ne necessitava. Impiegò a questo fine la conoscenza delle erbe e la preghiera, ma anche la danza,  la  musica,  i  cristalli  in  una  modalità  che  oggigiorno  potremmo  definire  olistica,  perché teneva conto del benessere dell’individuo nel suo insieme. Il  Convegno,  che  si  apre  mercoledì  30  aprile  alle  ore  14.30  presso  il  Salone  Razetti,  sarà coordinato da Lisa  Montanari per  accompagnare  i  partecipanti  a  fare  esperienza  di  tutti  questi  elementi  col  susseguirsi  di conferenze e laboratori  esperienziali alla  portata di  tutti. Anche  i momenti  dedicati ai pasti sono pienamente integrati con lo spirito della formazione. La ristorazione è a cura della famiglia Barbieri (tra  cui  ricordiamo  Laura,  promotrice  dell’evento  sul  territorio  insieme  al  consigliere  comunale Giuseppe Capparelli con delega al culto, che proporrà piatti tradizionali calabresi ispirati alla cucina ildegardiana. Maria Sonia Baldoni,  esperta di Ildegarda e  formatrice in tutta  Italia di riconoscimento  delle erbe spontanee  metterà  la  sua  competenza  al  servizio  delle  erbe  del  luogo  e illustrerà  l’utilizzo  delle tisane,  mentre  Laura  Barbieri  e  Rosa  Groccia  introdurranno  al  tema  della  trasformazione  delle erbe  insieme  al  chimico  Gianni  Musillo,  maestro  distillatore  di  oli  essenziali,  che  proporrà  un percorso olfattivo. La ginecologa e psicoterapeuta Rosa Brancatella illustrerà il valore fitoterapico dei  rimedi  di  Ildegarda  per  la  salute  della  donna  e  in  aggiunta  a  Vittorio  Caminiti  del  Museo Nazionale  del  Bergamotto,  descriverà  le  caratteristiche  della  pianta  principe  del  territorio calabrese. Diversi  rimedi  erboristici di Ildegarda  erano preparati  col vino. Ad un’altra  eccellenza locale,  la  realtà  archeoenologica  di  Gabriele  Bafaro  è  affidato  questo  tema.  All’appello  tra  gli strumenti  della  monaca  guaritrice  mancano  i  cristalli,  delle  cui  qualità  e  utilizzo  parlerà  Fabrina Buccolini,  e  i  colori,  che  saranno  raccontati  nella  dimensione  simbolica  rispetto  all’importante tema della Viriditas da Ida Lo Sardo e Michela Spalletta e nella dimensione vegetale dei pigmenti da Maria Puliatti.

La  dimensione  artistica  della  Santa  sarà  rappresentata  ogni  giorno  grazie  alle  danze  sacre  di Floriana Cataldo e al canto e alla musica di Dionisia Cudalb, immancabilmente ispirati a Ildegarda. Il  Convegno  vedrà  un’ ingente  presenza  dei  rappresentanti  delle  istituzioni  locali,  in  primis  del consiglio  comunale  di  Altomonte  che  ospita  l’evento.  Nella  giornata  iniziale  sarà  Giuseppe Riccardo  Succurro,  presidente  del  Centro  Internazionale  di  Studi  gioacchiniti,  a  far  dialogare  il simbolismo  di  Gioacchino  da  Fiore  e  le  visioni  mistiche  di  Ildegarda  di  Bingen  introducendo  il pubblico  alla  potenza  di  questo  incontro,  mentre il  medico  nucleare  Carmen  Romor  attingendo alla dimensione quantistica saprà stimolare i partecipanti ad intuire perché l’apporto di due monaci così lontani nel tempo possa essere tanto valido ancora oggi sia su un piano filosofico sia su un piano  di  vita  quotidiana.  Le  giornate  di  studio  avranno  termine  sabato  3  maggio  nel  primo pomeriggio. Come moderatrice del convegno, non posso che darvi appuntamento ad Altomonte per incontrare Gioacchino e Ildegarda.

Alle ore 17,00 il programma coordinato da Pompeo Perretta in rappresentanza dell’Ora Notizie della Sera  che in Campania fa riferimento al Direttore Andrea Pellegrino, vedrà intorno al tavolo istituzionale il primo cittadino di Altomonte  Giampiero Carlo Coppola, Rosaria Succurro Presidente della Provincia di Cosenza, l’Assessore Regionale  Gianluca Gallo, il Presidente dell’Unpli Regione Calabria –  Filippo Antonio Capellupo, la Consigliera Regionale Pasqualina Straface  ed  altri sindaci del Cosentino per onorare l’evento che pone al centro: arte, scienza, musica e cibo all’insegna di quella spiritualità e cultura nel cuore della magna grecia in una Regione ed un comune dove  è nato ed ha fatto tappa Tommaso Campanella, il filosofo e frate domenicano al centro dello studio universitario presso il Dipartimento di Scienze Politiche e formazione alla   Vanvitelli di Caserta.

Di Pompeo Perretta

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