ASSOCIAZIONE SAN SEBASTIANO SALVITELLE – ROMA – SALA CONSILINA

ASSOCIAZIONE SAN SEBASTIANO SALVITELLE – ROMA – SALA CONSILINA

Dopo la partecipazione e coordinamento degl’Enti di Misericordia ed associazioni volontarie a Roma presso la Basilica Santa Maria Maggiore per l’ultimo saluto al Vescovo di Roma, Papa Francesco, il Presidente Pompeo Perretta oggi sarà presente a Sala Consilina dove si festeggia San Sebastiano per consolidare il gemellaggio con il comitato presieduto da Don Luciano La Peruta e la comunità dei devoti del Vallo di Diano in nome del Martire. Nella capitale ieri molti volontari hanno aderito al progetto San Sebastiano che dal 2025 oltre al potenziamento delle attività sulla mostra itinerante sul primo e secondo martirio inserita nel Piano Cultura della Regione Campania, sarà presentato con l’esibizione dell’Ente Filarmonica delle Misericordie d’Italia patrocinato dalla Confederazione Nazionale di Firenze a firma del Presidente Domenico Giani ed inserito nella Finanziaria della Regione Campania tra i progetti di rilevo per il 2025. Con un pizzico di orgoglio, Pompeo Perretta riferisce che l’Associazione San Sebastiano partita da Salvitelle e con sede operativa nella Valle dell’Irno operante dagli anni 2000 ha intensificato le sue attività da remoto proprio durante il Covid 19 tra la Campania,Puglia,Calabria e Lazio presso le comunità dove è presente la devozione ed è oggi l’unica in Italia impegnata sul territorio nazionale a creare sinergie,collegamenti e gemellaggi su sulle vie di San Sebastiano, curriculum che ha consentito l’approvazione del Consiglio Nazionale delle Confraternite delle Misericordie d’Italia sotto la guida spirituale di Mons. Agostinelli. Dal 2024 l’Associazione partecipa con il golfalone dell’Ente in segno di gemellaggio alla festa nell’ultima domenica di Aprile a Sala Consilina. Una Chiesetta situata all’ingresso andata distrutta dal terremoto del 1980 e ricostruita con le sole provvidenze dei devoti al Santo che ha dato origine ad un nutrito gruppo – organizzativo costituitosi in comitato guidato da Don Luciano La Peruta, conserva l’antica tela raffigurante San Sebastiano risalente al XVIII Sec. ed una reliquia. Durante l’omelia del triduo il Parroco si è soffermato sulla storia e tradizione dei Salesi documentata da una testimonianza del 1493 quando anche nel Vallo di Diano come Salvitelle,Casalbuono, Sant’Arsenio,San Pietro al Tanagro (dove si venera San Sebastiano) per l’intercessione ed invocazione del Santo proprio qui a Sala Consilina nell’ultima domenica di Aprile cessava la terribile pestilenza che aveva colpito oltre il terzo della popolazione. Dal documento custodito e non andato distrutto dal sisma del 1980 unitamente alla tela del Santo emerge come siano apparsi due pellegrini ai contadini dell’epoca e poi spariti nel nulla per chiede di invocare contro la pestilenza i Santi: San Sebastiano, San Fabiano e San Nicola dea Tolentino.Anche a Sala, quindi, il culto e la storia di San Sebastiano è molto piu’ antico di quello di San Michele Arcangelo che viene riconosciuto il Patrono dei Salesi a cui sono devotissimi. La Festa di San Sebastiano quest’anno nell’ultima domenica d’Agosto è stata ridimensionata- ha precisato il Parroco Don Luciano per la scomparsa di Papa Francesco per devolvere fondi ad opere benefiche e di misericordie come ci Lui ci ha insegnato. Ad arricchire l’aspetto religioso vi è stata la presenza della Madonnina del Monte Sito Alto che scende in paese ogni 25 anni portata a spalla dalla congregazione e devoti che ha fatto tappa e primo ingresso alle porte di Sala Consilina proprio nella Cappellina di San Sebastiano. Quando parliamo di San Sebastiano citiamo il primo difensore della fede cristiana, un Santo dal culto antichissimo e di una storia legata a fatti documentati nell’antica Roma Imperiale che trovano origini e collegamenti nella Capitale unitamente agli Apostoli Pietro e Paolo (Terzo Patrono di Roma), un culto presente in 100 città in Italia e nella Chiesa sia ortodossa -bizantina che nella chiesa cattolica.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *